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L'attività musicale presso la chiesa di san Lorenzo è ampiamente documentata fin da tempi remoti.
Basterebbe il prezioso antifonario del secolo XI a testimoniare l'importanza della tradizione musicale nella collegiata.
Conservato oggi presso il locale Museo del Tesoro, il codice è redatto nella notazione neumatica metense, originaria del Nord della Francia e diffusa anche nel territorio della diocesi di Como, della quale Chiavenna, allora come oggi, faceva parte.
Successivo di alcuni secoli, e comunque di notevole interesse, è anche il volume delle "Canzonette Spirituali", stampato nel 1657 a cura della confraternita di San Filippo Neri che qualche anno prima aveva iniziato la sua attività proprio presso la collegiata, per trasferirsi poi nella chiesa di S. Antonio, oggi sconsacrata.
Anche la presenza dell'organo, di organisti e cantori, così come risulta documentata nell'Archivio Capitolare Laurenziano a partire dal XV secolo, è indice di una attività musicale regolare nei secoli passati.
Un'attività che, nel tempo, ha contribuito ad alimentare nell'ambiente chiavennasco un gusto particolare per la musica e per il canto.
E' in questo contesto che si sviluppa l'attività della Corale Laurenziana, fondata nel 1936 da don Giocondo D'Amato. Ordinato sacerdote proprio in quell'anno, don Giocondo, che già durante gli studi di teologia fungeva da organista in san Lorenzo, viene nominato canonico presso la collegiata e dà avvio ad un gruppo corale stabile. |
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Collegiata di san Lorenzo |
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Antifonario del secolo XI |
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Pueri cantores nel 1936 |
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La corale nel 1940 |
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Inizialmente
il gruppo è formato da voci bianche e voci maschili;
dopo qualche tempo, le voci dei bambini vengono
sostituite dalle voci femminili, scelta dettata da
motivi contingenti ma non così scontata in quegli anni.
Il coro ha da subito un suo statuto nel quale, all'art.1, si legge:
"Scopo della Corale è di contribuire con
le sue esibizioni allo splendore del culto divino, e con concerti alla
cultura artistica cittadina".
Fino al 1968
il coro mantiene la sua formazione a voci miste,
svolge un'intensa attività liturgica e tiene numerosi concerti. Il suo
repertorio è essenzialmente sacro, ma non mancano anche cori
lirici e brani popolari. Oltre ai classici, il coro canta Perosi, Vittadini, Refice, Picchi e le svariate composizioni di don
Giocondo stesso, autore di 7 Messe e di numerosi mottetti.
Particolarmente apprezzate, fra le altre, le esecuzioni degli oratori
"La Samaritana", di L. Refice, "Presso il fiume stranier", di C.
Gounod (1938) e " La
Passione di Cristo",
di G. Zelioli (1949).
Gli
interventi del coro durante le celebrazioni liturgiche in San
Lorenzo sono per tutta la comunità un momento di autentica elevazione
spirituale e un tramite per l'educazione dell'assemblea stessa alla
bellezza del canto sacro. |
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L'anno 1968 segna un decisivo momento di passaggio nella storia del coro. Viene meno, infatti, la sezione maschile e la
Corale Laurenziana diventa, come è anche oggi, una formazione a
voci femminili.
Ha inizio così la costruzione di un repertorio specifico a voci pari che
permetterà, in breve tempo, di prendere parte a importanti rassegne e
concorsi. Tra le altre, è d'obbligo ricordare le quattro partecipazioni
al Concorso Internazionale di Arezzo, con il prestigioso secondo posto
del 1975, accanto ad agguerrite formazioni europee.
Nasce in questi anni l'amicizia e la collaborazione artistica con il
maestro Irlando Danieli, compositore e insegnante presso il
Conservatorio "G. Verdi" di Milano, che dedica anche al coro alcune sue
composizioni entrate poi a far parte del repertorio.
Anche la formazione femminile continua nell'impegno del servizio
liturgico, che via via si adegua alle rinnovate esigenze postconciliari. |
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don Giocondo D'Amato |
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Il coro ad Arezzo, 1975 |
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Don Giocondo D'Amato scompare il 4 agosto 1983, all'età di 69
anni, lasciando un vuoto incolmabile. Chiavenna perde una
figura irripetibile di sacerdote, di artista e di animatore culturale. |
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Il coro però è deciso a continuare e a non lasciar cadere una così lunga
e viva tradizione. In
un primo momento la guida del
gruppo è assunta da Irlando Danieli e nel 1984 la direzione viene
affidata a Ezio Molinetti, l'attuale direttore. Nel ruolo di presidente,
al prof. Luigi Festorazzi succede Giordano Sterlocchi, da tempo
collaboratore di don Giocondo come segretario
e organista del coro.
Nel segno della continuità, l'attività
della Laurenziana si sviluppa e si intensifica pian piano, con la
partecipazione ad importanti manifestazioni in Italia e all'estero. |
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Il coro a Verona, 2005 |
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Come è naturale,
l'organico gradualmente si rinnova, il repertorio di anno in
anno si amplia e nuove esperienze entrano a far parte della
storia del coro, che continua ad essere, anche oggi,
un'espressione significativa della vita culturale di Chiavenna e
della sua valle. |
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